Pop, rock, punk e bookjockey. Appuntamento con i linguaggi innovativi di Babilonia Teatri e IN-Sonora più Fiebre Photobook al secondo giorno di Mercurio Festival

520 Views

Mercoledì 25 settembre si prevedono turbolenze su Mercurio che vede lo sbarco di Babilonia Teatri, il gruppo veneto vincitore del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia, che si contraddistingue nel panorama teatrale italiano per una lingua scenica dirompente, in scena con Calcinculo alle ore 21:00, allo Spazio Franco. E a seguire, alle 22:00,  Haus der Kunst ospita il progetto Bookjockey frutto della collaborazione tra i festival spagnoli IN-Sonora e Fiebre Photobook.

Mercurio, realizzato da Babel e Spazio Franco e sostenuto da Fondazione Unipolis quale vincitore del Bando Culturability ’18 e dall’Assessorato alle Culture e alla Partecipazione Democratica, invita a ragionare sul ruolo degli artisti e delle direzioni artistiche da intraprendere; in quest’ottica privilegia, attraverso la multidisciplinarità della proposta, i linguaggi innovativi di gruppi artistici nazionali e internazionali.

Calcinculo approda sulla scena italiana dopo un lungo percorso artistico che ha consacrato il linguaggio “pop, rock, punk” di Babilonia Teatri presso la critica italiana. Candidato ai premi Ubu 2018 come miglior novità italiana di ricerca drammaturgica e come miglior progetto sonoro per le musiche originali, questo spettacolo dirotta lo stile eclettico di Enrico Castellani e Valeria Raimondi verso il musical: i due performer infatti vanno in scena sulla drammaturgia musicale di Lorenzo Scuda dando vita a un confronto tra musica e parole del tutto nuovo e irriverente, che coinvolge come una giostra e investe come un uragano. Le contraddizioni e le ipocrisie del nostro tempo vengono sciorinate vertiginosamente sul palcoscenico con diretta espressività e, insieme, con la leggerezza tipica della musica pop che fa di Calcinculo uno “spettacolo concerto”.

note di Lorenzo Scuda

Il teatro e i testi di Babilonia Teatri sono sempre stati musica. Incessanti, martellanti, ritmici. E io ne sono sempre stato un grande fan. E ho sempre pensato che valesse la pena provare a trovare una via musicale/cantata per dare a queste parole ancora più forza. Ne abbiamo parlato ogni tanto. Per mesi. Poi abbiamo preso il via.

Calcinculo è questo. Il tentativo di fare deflagrare esponenzialmente quelle parole.
Tutto è al servizio di quelle parole. Rarissimamente le abbiamo piegate a logiche musicali.
E così suonano. Strazianti, martellanti, urgenti, folli. Irregolari. Come folli e irregolari sono i colori musicali che abbiamo scelto. Elettronica, muri di chitarre, muri di voci sovrapposte. Mitragliate di parole. Sonorità che vanno dall’indie più crudo, al reggae, al pop contemporaneo, alla EDM, sempre con un approccio POP.
Con la voglia di NON essere intellettuali, snob, ricercati.
Con la voglia di essere soprattutto contemporanei.
In questo approccio c’è totale affinità, l’universo Oblivion e l’universo Babilonia sono mondi così diversi ma in fondo così affini.
C’è affinità generazionale innanzitutto.
C’è grande devozione al lavoro e passione maniacale per il dettaglio.
C’è voglia di mettersi sempre alla prova in situazioni e linguaggi nuovi, impensabili.
C’è voglia di stupire, sbalordire, di non essere prevedibili.
C’è voglia di parlare a tutti. In modo diretto ed efficace.
Ne è venuta fuori una pulsazione animale, vitale anche quando è più distruttiva o semplicemente annoiata.

Bookjockey, ospite nella nuova Casa dell’Arte contemporanea dei Cantieri Culturali Haus der Kunst, è un esperimento ispirato all’idea dell’artista Bonifacio Barrio Hijosa che combina l’immaginario visivo e sonoro di un gruppo di artisti sperimentali in una sorta di dj session basato sull’improvvisazione in cui vengono “sfogliati” libri di fotografia e associati alla musica. L’intento è quello di trovare un nuovo modo per fruire l’arte fotografica. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di IN-Sonora, festival internazionale di Arte Sonora e Interattiva e la piattaforma Fiebre Photobook e, dopo aver girato il mondo, arriva a Palermo con la performance When I dance my soul is fresh  a cura degli artisti visivi Mar Reykjavik e Jorge Alamar e il sound designer Lucas Bolaño che daranno vita, per la prima volta in Italia, a una straordinaria esperienza immersiva.

CALCINCULO

di e con Enrico Castellani e Valeria Raimondi

musiche Lorenzo Scuda

direzione di scena Luca Scotton

fonico Luca Scapellato

produzione Babilonia Teatri, La Piccionaia centro di produzione teatrale

coproduzione Operaestate Festival Veneto

Ingresso 5 euro

WHEN I DANCE MY SOUL IS FRESH

visual Mar Reykjavik e Jorge Alamar

sound Lucas Bolaño

produzione IN-Sonora, Fiebre Photobook

Ingresso gratuito

Info

Facebook: Spazio Franco

www.babelcrew.org
+39 3332876472
+39 3891157684

+39 3891519297

Silvia Maiuri
Author: Silvia Maiuri

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

Comments

comments

Related posts